Alla ricerca di una vita possibile
di Lama Gangchen

La vita di città ci costringe a correre da mattina a sera. La stanchezza, la rabbia, la paura, lo stress e l'insoddisfazione sono sempre in agguato. Come possiamo riuscire a non esserne travolti e a vivere ogni momento con armonia e con gioia, senza peraltro interrompere la corsa quotidiana nella quale inevitabilmente dobbiamo impegnarci? Imparando quei metodi che educano a riscoprire la natura pacifica della mente e a utilizzare al meglio la preziosa energia vitale umana.

La ricerca e la realizzazione di una vita serena ed equilibrata, ricca di significato, di amore e di successo, passano senz'altro attraverso lo sviluppo della pace interiore. È la mente posseduta dalle emozioni negative a crearci malesseri e difficoltà. Ed è la pace interiore a permetterci di affrontare ogni situazione con calma, con lucidità e con piacere. Il nemico più pericoloso è, a ben guardare, dentro di noi e non al nostro esterno: sono soprattutto i pensieri distruttivi che generiamo continuamente a complicarci la vita.

Spendiamo male le nostre risorse mentali, ecco perché la vita a volte finisce addirittura per sembrarci invivibile. Se imparassimo a sottendere solo pensieri positivi e buone motivazioni alle nostre azioni, non cercheremmo il benessere nelle direzioni sbagliate e coglieremmo con sicurezza gli obiettivi prefissati. Per ottimizzare l'investimento energetico e rendere la nostra vita meno faticosa e meno costosa, più semplice e più piacevole, dobbiamo evitare di fare acquisti al Supermercato dei Pensieri Negativi ed entrare in affari con il Supermercato dei Pensieri Positivi: compriamo pace e felicità invece che inquietudine e sofferenza.

Tutte le tradizioni spirituali sono in grado di insegnare metodi per coltivare la pace interiore. Le loro chiavi di saggezza fuse in un progetto educativo globale, elaborato dai loro leader sotto l'egida di un'organizzazione internazionale come le Nazioni Unite, fermerebbero i dissidi tra le persone, tra le famiglie, tra i gruppi della società, tra le nazioni. La cultura tibetana, basata sugli insegnamenti trasmessi 2500 anni fa da Buddha Shakyamuni, può contribuire al piano educativo globale con le proprie conoscenze sulla purificazione e sulla rigenerazione delle energie del mondo interiore e di quelle dell'universo e sull'interdipendenza di tutti i fenomeni. Tramanda uno straordinario sistema di meditazione capace di sciogliere i blocchi psicofisici grazie alla terapia del suono (la recitazione di mantra), alla terapia gestuale (l'esecuzione di mudra), al controllo del respiro, alla visualizzazione di simboli taumaturgici, alla concentrazione e all'autocontrollo (per migliorarlo) di tutte le nostre azioni quotidiane (dal risveglio alla doccia mattutina).

Anche mangiare e bere possono diventare azioni di potente autoguarigione. Concentrandosi sul cibo e sulle bevande per purificarli ed energizzarli. E così pure il sonno. Conciliamoci un riposo ristoratore e foriero di bei sogni, portando la mano destra sul cuore per riscoprire il suo naturale calore e recitando un mantra della pace interiore e universale.

Con i principi dell'educazione alla pace interiore uniti ai concetti della normale educazione scolastica, filtriamo i ritmi della società moderna attraverso l'antica saggezza spirituale, regalandoci l'opportunità di vivere indaffarati, ma felici. Non possiamo e non dobbiamo rinunciare alla famiglia, agli affari, ai divertimenti, all'automobile, alle vacanze... È la sofferenza dell'inquietudine ciò a cui dobbiamo rinunciare, impegnandoci a espandere il nostro spazio mentale e a rendere illimitate le nostre qualità umane.

Una vita che ha davvero senso è una vita che palpita di pace. La pace interiore è come il cibo, gli abiti, la casa: è una necessità fondamentale; è lo scopo degli uomini di fede, ma anche degli atei: è una moralità condivisibile da tutti. Permette di non avere paura di niente e di nessuno perché libera dalla schiavitù delle emozioni negative, dalla depressione e dall'inutile eccitazione, dona la consapevolezza delle proprie capacità, consente d'intrattenere buoni rapporti con gli altri, vince la sofferenza della solitudine, della malattia e persino quella della morte.

Curando il nostro mondo interiore, sviluppiamo la volontà e l'abilità di curare il mondo fisico, La nostra vita dipende dalla vita dell'ecosistema e la Terra risente dei pensieri, dei sentimenti, delle azioni di noi che siamo i suoi abitanti.

Applicandoci costantemente nella pratica della pace riusciamo a salvaguardare anche la salute del nostro corpo, oltre che della mente e dell'ambiente. Le inquietudini mentali possono distruggere il nostro fisico. Quando ci arrabbiamo, la temperatura del corpo aumenta, la circolazione del sangue si altera, il cuore batte più forte… Lo stress causa gravi malattie e le medicine chimiche producono spesso pericolosi effetti collaterali. La pace, invece, ci consente di controllare il dolore fisico evitandoci di sommargli la sofferenza mentale determinata dalle emozioni negative. È vitale imparare a guarire il nostro corpo guarendo i pensieri.

Impegniamoci a guarire noi stessi. la società e l'ambiente con il potere della verità della pace.


Lama Gangchen Rinpoche è nato in Tibet nel 1941. Da alcuni anni risiede a Milano dove ha fondato il Kunpen Lama Gangchen, istituto per la diffusione della medicina tibetana(via Marco Polo 13, tel. 02 / 29010263). È un lama guaritore erede di un antichissimo lignaggio di maestri tantrici. Dottore in medicina tibetana e in filosofia buddista, scrive libri sullo sviluppo della pace interiore, sull'autoguarigione del corpo e della mente, sulla cura dell'ambiente. Ha ispirato la nascita a Milano della Radio della Pace, ha creato una fondazione internazionale per la pace (la Lama GangchenWorld PeaceFoundation) che ha la sua sede principale a Madrid (Spagna) e ha proposto alle Nazioni Unite l'istituzione di un Forum Spirituale Permanente che lavori all'elaborazione di un sistema globale di educazione.